Il Maelström

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Arianna De Luca

Strumenti : voce, chitarra folk.

Altre esperienze musicali: dal 1999 suona nel gruppo Strawberries – con Roberto Fuiano, Francesco Di Donna, Maurizio Spera e Mimmo Semisa – riproponendo brani di musicisti che hanno lasciato un’impronta nella storia della musica, da Bob Dylan ai Pretenders, dagli U2 a John C. Fogerty e Cat Stevens, e non ultimi i Beatles; nel 1995 ha fatto parte del coro dell’Università del Saarland (Germania), con due diversi repertori: classico e folk-popolare dei paesi nordici; nel 1994 ha inciso con le Bangles la sigla per un programma radiofonico del famosissimo Pino Misterio; dagli anni ’90 ha collaborato in diverse iniziative amatoriali con cover e riadattamenti di brani musicali per spettacoli teatrali e musical; in tempi più recenti, con gli altri amici del Maelström, ha fatto da accompagnamento a letture poetiche.

Musicisti preferiti: U2, The Doors, Pink Floyd, Led Zeppelin, Igor Strawinskij, Mozart, Whitesnake, Lynyrd Skynyrd.

Scrittori preferiti: Edgar A. Poe, Thomas Mann, F. Dostoevskij, A. Dumas, H. Hesse, Borges, Melville

Altre passioni: oceano-mare, laghi, fiumi, ruscelli… tutto ciò che è acquatico! Poi, le piace andare per paesi, vivere qualche tempo a contatto con culture diverse; e lasciarsi andare, lontano, oppure in casa, a serate piacevoli con amici, in cui il tempo non corre più frenetico, ma si dilata e lascia spazio alla bellezza di voci diverse, accompagnate magari dalla melodia di una chitarra. In breve, ama la vita perché ha l’eco di una musica, di un romanzo, il sapore di un film, quindi il gusto dell’arte

Malattie infantili: per sei anni ha sofferto della sindrome di "Cappuccetto Rosso" bevendo acqua e cloro sotto le grinfie di un durissimo allenatore polacco. Con la sua calottina rossa giocava come portiere in una squadra barese di Pallanuoto, che si difese dignitosamente nel Campionato Nazionale di serie "A" tra gli anni ’80 e i primi anni ’90.

Cosa pensa degli altri tre: Roberto, il cuore folk del gruppo, attentissimo all’atmosfera e ai ritmi diversi che ogni pezzo deve rendere a chi ascolta; Francesco, lo spirito di-vino del Maelström, per l’esuberanza musicale e la sua squisita accoglienza che rassicura quando suoniamo; Mimmo, l’alchimista del suono: gli strumenti suggeriscono sonorità inaspettate tra le sue dita sapienti

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