Il Maelström

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Il Maelström Rock

Il Maelström si è formato nel 1973 come gruppo rock, con influenze svariate ( dal progressive , alla psichedelia , all'hard rock). In due anni sono stati tanti i brani suonati durante le prove, di cui poca parte è rimasta: qualche testo sparso e una pessima registrazione di "Under The Fire Edge ". Di quel periodo sono riportati soltanto i testi dei pezzi presentati nell'unica esibizione alla discoteca "Radio Montecarlo " di Modugno ( Ba ). In quell' occasione il gruppo eseguì " Child In Time" dei Deep Purple . La seconda formazione Maelström (1975), ancora più orientata verso il rock progressivo, tenne un unico concerto nel 1976 in un locale giovanile di Bari "Il Buco", dove il gruppo ebbe l'occasione di suonare tutto il repertorio di allora. Nel 1978, nonostante la svolta acustica verso il folk, vi erano ancora brani che appartenevano al genere rock (nel senso più ampio del termine poiché vi era molta sperimentazione: "The Lands Of The Clocks " o " Terrible Plants From The Space"). Negli anni '80, pur mantenendo un repertorio folk, il Maelström tornò ad elettrificarsi con basso, batteria e chitarre elettriche. Un ritorno al rock (anche "Hard") si è avuto in occasione di una manifestazione a Gioia del Colle ( Ba ) contro i Tornado F16 (25 aprile 1986), con l'ingresso nel gruppo di elementi che facevano parte del movimento pacifista. Solo in quel concerto furono eseguiti " We Shall Overcome " e " Give Peace A Chance". La coesistenza nel repertorio di brani folk e di brani rock (" Atomized City" - poi ripresa dal gruppo rock My Name - , "The Hammer ", " Ruins ", ecc.) è durata solo un'estate, anche se di intensa attività concertistica, ed è terminata con il tour in Calabria: ultima storica esibizione al lido "Gange" di Soverato ( Cz ).
L’ultima formazione del Maelström (2005) riprendeva sonorità rock, fondendole con elementi folk, psichedelici e con una sperimentazione elettronica (non invasiva) per realizzare un cd dedicato al personaggio Salomon Kane, creato dallo scrittore Robert Howard, con un unico brano legato al passato folk “The Return of Sir Richard Grenville”. Restavano inoltre le atmosfere visionarie e fantastiche evocate sia dai testi che dall’impianto sonoro. Nel repertorio c’è stato l’inserimento della “Cymbaline” dei Pink Floyd, che in versione folk era stata già proposta ad un concerto al centro culturale Altair.

 

N.B. I brani non riportati sono strumentali.

"IN THE MAINSTREET OF THE UNIVERSE" è la prima versione di "AFTER THE SUN".

Non sono riportati i testi di "CHILD IN TIME", "WE SHALL OVERCOME", "GIVE PEACE A CHANCE"

 

Heaven my home

Two diamond eyes

Memory

Ruins

We live in the ocean

 

The hermit

The way of the sun

After the sun

Atomized city

The hammer

     
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